Tra le campagne, una trentina o forse più persone munite di buste e secchi stavano raccogliendo i residui della raccolta dei fagioli fatta qualche giorno prima. I trattori raccolgono tramite sistemi automatizzati, e questo non essendo estremamente preciso lascia a terra una certa quantità di legumi che sono stati oggetto di “razzia” da parte di persone pervenute anche da paesi limitrofi per potersi assicurare un sacchetto di fagioli.
“E’ l’effetto della crisi” ci dice qualcuno, “viviamo con pochi euro di pensione e perciò dobbiamo arrangiarci in qualche modo, altrimenti è difficile arrivare a fine mese”.
La pratica non è proprio una cosa legale, in quanto i terreni, e ciò che essi producono, sono comunque di proprietà di aziende agricole, ma da quel che ci dicono, quei fagioli marcirebbero in poco tempo, e per questo motivo gli imprenditori lasciano praticare senza problemi questa raccolta di secondo livello.
Ecco la vera faccia della crisi, vista e vissuta da gente comune, gente che sopravvive con i pochi soldi della pensione e che, per arrivare a fine mese deve necessariamente munirsi di astuzia oltre che andare incontro a qualche rischio.
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