La richiesta e’ stata avanzata in Corte d’Assise, nel processo bis, dal sostituto procuratore secondo il quale chi ha ucciso e fatto a pezzi la 49enne teramana, a Pasquetta del 2010 a Teramo, non puo’ che essere Bisceglia. Gli indizi investigativi portano dritti a Bisceglia, secondo il pm. Gia’ condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise teramana con una sentenza poi annullata dalla Corte d’Appello per un vizio di forma, il verdetto dovrebbe arrivare in settimana. I resti di Adele Mazza vennero fiutati da un cane nella scarpata di via Franchi a Teramo, mentre passeggiava con il padrone. Erano chiusi in sacchi neri di plastica.