La procura, rappresentata dal pm Davide Rosati, chiede il processo per Varrassi e il suo ex autista, Giovanni Lanci, per truffa e peculato per aver fatto uso personale dell’auto di servizio: Lanci ha chiesto il rito abbreviato. Nell’altro procedimento Varrassi è coinvolto assieme al direttore sanitario Camillo Antelli, all’ex direttore amministrativo Lucio Ambrosj e ai componenti dell’ufficio disciplina, il dirigente dell’ufficio personale Maurizio Di Giosia, degli affari generali Vittorio Scuteri, dell’ufficio tecnico Corrado Foglia e il direttore del presidio ospedaliero di Teramo, Gabriella Palmeri. Nei loro confronti si chiede il giudizio per abuso d’ufficio in concorso per aver valutato positivamente e promosso l’urologo – condannato per la vicenda delle visite professionali non regolarmente corrisposte alla Asl – nonostante fosse coinvolto e sospeso dal gip. A determinare il rinvio dell’udienza odierna è stata la richiesta presentata dall’avvocato Mauro Catenacci, legale del direttore sanitario aziendale Antelli, che ha documentato l’ indisponibilità dell’indagato, ricoverato presso l’ospedale di Giulianova con una prognosi un mese. Il gup Canosa, con il consenso al rinvio del pm, ha fissato la prossima udienza a dicembre. In aula si sono costituiti parte civile nel procedimento due medici del reparto di urologia di Teramo, Vincenzo Cipolletti (rappresentato dall’avvocato Navarra) e Giuseppe Paradiso Galatioto (assistito dall’avvocato Di Furia), che si ritengono lesi dalla nomina di Robimarga a Giulianova. All’udienza di oggi erano presenti solo gli indagati Scuteri, Di Giosia e Ambrosj.