Ha preso il via ai primi di settembre, e si concluderà entro la fine dell’anno, il progetto che prevede la riqualificazione energetica dell’edificio pubblico che ospita il Comune di Valle Castellana, attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche di eccellenza relative sia all’impiantistica che agli involucri edilizi. Costo totale dell’intervento, 404 mila euro circa, finanziati per il 90% dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (attraverso il bando denominato “Accesso al cofinanziamento di progetti per l’impiego delle tecnologie per l’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili nelle strutture edilizie di proprietà pubblica”) e per la restante parte dal Comune.
“E’ un importante risultato” ha detto il sindaco Vincenzo Esposito “visto che il nostro è stato l’unico Comune in provincia di Teramo ed in Abruzzo ad aver ottenuto questi fondi e secondo nella graduatoria nazionale stilata dal Ministero. Si tratta di una grande opportunità che ci viene concessa non solo per ammodernare e rendere sempre più efficiente energeticamente il nostro Municipio, ma anche per far conoscere, ed apprezzare, alla cittadinanza i vantaggi economici, sociali ed energetici di tali interventi”.
La scelta è ricaduta sull’edificio simbolo del Comune per diversi motivi. A partire dall’alto valore “divulgativo” di tale intervento. Ma anche sulla base di considerazioni di natura tecnica, legate agli elevati consumi a livello energetico della sua gestione, alle differenti tipologie costruttive (il Palazzo è stato oggetto di due differenti ampliamenti), alla presenza di un impianto fotovoltaico ed alla possibilità di installarne di nuovi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, all’opportunità di replicare un simile progetto anche all’esterno del territorio comunale ed all’elevato impatto comunicativo ed educativo che tale intervento potrà avere nei confronti della cittadinanza.
Gli interventi, in tutti i loro step, saranno illustrati alla cittadinanza in appositi, che serviranno anche a far comprendere l’importanza dell’utilizzo delle tecnologie per l’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili anche nelle strutture edilizie private, come abitazioni, negozi ed imprese.
“Scendendo più nello specifico” ha spiegato il vice sindaco Camillo D’Angelo “l’intervento di riqualificazione energetica prevede due direttrici di intervento: una edile ed una impiantistica. L’intervento edile concerne l’utilizzo di tecnologie mature, che permettono però il raggiungimento di obbiettivi di bassa trasmittanza termica quali l’isolamento di grande spessore dell’involucro opaco agendo dall’esterno e di tutte le superfici orizzontali e la sostituzione dei serramenti con altri ad alte prestazioni. L’intervento impiantistico riguarderà invece la riqualificazione delle centrali termiche, il sezionamento, i rifacimenti e la regolazione degli impianti di distribuzione, la realizzazione del riscaldamento a pavimento integrato con un impianto solare termico per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria”.
Al termine dei lavori, le emissioni totali di anidride carbonica scenderanno del 65%, il consumo del GPL calerà del 67% e la classe energetica dell’edificio passerà da F a A. Tutto questo consentirà un contenimento del consumo delle risorse e l’utilizzo delle fonti rinnovabili, la riduzione dei carichi ambientali, un maggior benessere ambientale negli spazi interni ed esterni degli edifici e maggiore qualità del servizio. Un grande risparmio economico per la collettività ed un segnale forte di attenzione all’ambiente.