Roseto%2C+Giulia+la+tartaruga+prende+il+largo+VIDEO
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/65676-roseto-giulia-la-tartaruga-prende-il-largo.html/amp/

Roseto, Giulia la tartaruga prende il largo VIDEO

Roseto. In mare Giulia, la tartaruga marina (Caretta caretta) trovata domenica scorsa, appena nata, quasi in mezzo agli ombrelloni di una concessione balneare a Roseto degli Abruzzi, un evento ritenuto unico nell’Adriatico centro settentrionale.

L’immissione in acqua è stata seguita da centinaia di persone: famiglie con bambini e anche tante scolaresche con insegnanti (delle scuole di Roseto e Pineto). La piccola tartaruga, dopo un prevedibile momento di blocco, è partita e ha affrontato tranquillamente il mare.

 

Il sindaco di Roseto Enio Pavone e il Presidente dell’AMP Torre del Cerrano Benigno D’Orazio e il Presidente del Centro Studi Cetacei Vincenzo Olivieri, alla presenza del Comandante dell’Ufficio Marittimo di Giulianova Sandro Pezzuto, hanno voluto organizzare l’odierno momento celebrativo per permettere agli studenti, a coloro che in questi giorni si sono prodigati nel servizio di sorveglianza, a chi ha seguito costantemente l’evolversi della bella storia, di essere protagonisti di un evento scientifico che riscriverà i libri di scienze e ricorderà per sempre la costa di Roseto degli Abruzzi, dove nel giugno del 2013 ha deposto le uova una splendida femmina di Caretta caretta, forse nata lì 20 anni fa.

“Una lezione pratica di educazione ambientale che non ha precedenti – ha dichiarato D’Orazio – e che fa seguito al percorso di tutela ed educazione ambientale che abbiamo intrapreso dal 2010. Proseguiremo nel nostro impegno a coadiuvare la ricerca e tutti gli approfondimenti che un evento così eccezionale merita”.

Un’operazione complessa che è stata ottimamente condotta dagli esperti veterinari e biologi marini del Centro Studi Cetacei onlus, coordinati dal dottor Olivieri, seguendo le procedure all’uopo previste. Giusto è stato anche il tempo di permanenza dell’esemplare di tartaruga marina presso l’ospedale delle tartarughe, dov’era stata ricoverata dal 14 settembre scorso.

“Una scoperta che non ha precedenti – ha ribadito Olivieri – che smentisce anche i miei insegnamenti. Avevo sempre detto ai miei studenti che in zone come questa non poteva verificarsi una nidificazione. Invece, dobbiamo attenderci nuove deposizioni per i prossimi anni e, molto probabilmente tra 20 anni, quando le femmine mature sessualmente torneranno a deporre a Roseto degli Abruzzi, nel luogo dove sono nate”.

 

GUARDA IL VIDEO DI MARCELLO PERPETUINI