Teramo. Carlo Vicentini si riprende il suo posto. il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva presentata dall’urologo contro la decisione della Asl di Teramo di mandarlo via dal reparto di Urologia del Mazzini dopo la mancata riconferma della convenzione con l’università dell’Aquila.
Una vittoria anche per i teramani che hanno scelto di protestare con un sit in dinanzi alla sede dell’azienda sanitaria nel capoluogo aprutino e che ha dato vita a una vera e propria raccolta firme contro il manager Giustino Varrassi. Alla base della decisione, infatti, secondo i pazienti e i sostenitori dell’urologo, non ci sarebbe stata una motivazione plausibile, ma la polemica che intercorse tra lo stesso Vicentini e Varrassi, all’alba della creazione della nuova Unità Operativa di Endoscopia Urologica a Giulianova, la cui direzione Varrassi ha poi affidato proprio a Robimarga. In quell’occasione, Vicentini si permise infatti di criticare l’operato del Direttore Generale da un punto di vista scientifico.
Immediato il commento di Robert Verrochhio, segretario regionale del Pd teramano, che già in precedenza si era dichiarato contrario alla scelta operata dall’azienda sanitaria.”Felice per il professore e per i suoi pazienti, e senza parole per la dirigenza di questa Asl che pensa di poter passare sopra le leggi a proprio piacimento – ha dichiarato in merito – La cosa più importante è che il professore potrà tornare dai propri pazienti, ma è chiaro che quello che ha fatto la Asl con il reparto di Urologia è qualcosa di micidiale, e spero che la giunta regionale tragga al piùpresto le conclusioni di questo fallimento. Il Tar ha detto ciò che pensavano praticamente tutti, tranne Varrassi e il suo cerchio magico. Il Tar ha detto che Vicentini non poteva essere allontanato in quella maniera. Vicentini, tra i migliori urologi a livello nazionale, è stato cacciato da un giorno all’altro e il suo reparto lasciato senza una guida per motivazioni che molto probabilmente nulla hanno a vedere con la politica sanitaria. Credo che questo atto di Varrassi sia la ciliegina sulla torta di una gestione della Asl teramana che in questi anni ha agito in maniera arrogante e che è stata assolutamente organica alle esigenze politiche del centrodestra. È inutile che adesso Chiodi provi a prendere le distanze, perché la gestione Varrassi, e tutto ciò che ne è seguito, è stata sostenuta ed avallata da questa giunta regionale. Spero che ora tutto il centrodestra, che si è sperticato in queste settimane a denigrare le migliaia di cittadini che hanno sottoscritto le dimissioni di Varrassi, guardi a quelle firme con il rispetto che si deve loro”.