Estate che vola via e problemi che restano. L’estate del 2013, nata sotto mille interrogativi, sopratutto per la capacità, ridotta, di spesa, per le famiglie, è andata in archivio con un bilancio, in fatto di presenze, positivo.
I dati ufficiali ancora devono essere resi noti, ma in linea di massima tutti gli interrogativi del prima, sono stati spazzati via dal fatto che al soggiorno, anche se di pochi giorni, nessuno rinuncia. I problemi, però, restano e devono essere di monito per il futuro a chi governa e dirige le cittadine costiere della zona nord, che alcuni indicatori non possono essere sottovalutati. Da dove partire? In primis dai divieti di balneazione, dall’inquinamento dei fiumi e dal cattivo funzionamento (anche se le istituzioni dicono il contrario) del depuratore. Come spiegare, se non in questa maniera, i due divieti di balneazione piombati sull’estate di Alba Adriatica (prima e luglio e poi ad inizio settembre) che poi fanno a pugni con i riconoscimenti (solo simbolici) della Bandiera Blu e con un’immagine, dal punto di vista turistico, che al contrario sembra scolorirsi sempre più. Ora ad Alba Adriatica hanno avviato azioni legali per individuare e cristallizzare precise responsabilità e magari sarebbe ora di cominciare ad essere più attenti nel fare bene le piccole cose: dalla depurazione delle acque, alla tutela dei fiumi e al decoro urbano. E anche ai cattivi odori. E’ accogliente quel paese nel quale in piena stagione estiva e in zone centrali della riviera, si sentono odori nauseabondi? Noi riteniamo di no, anche perchè da anni esiste il problema degli odori della linea fognaria, che corre parallela al lungomare di Tortoreto e Alba Adriatica. In alcuni tratti, dove esistono le pompe di sollevamento, capita spesso di dover trattenere il respiro. Piccolo problema da risolvere, ma grande disagio per coloro che ci devono convivere. Forse coloro che vivono tutto l’anno in queste zone sono iper critici su alcune problematiche, e magari il turista è meno severo nei giudizi. Mai dormire sonni tranquilli, perchè poi nell’era di internet, dove i giudizi corrono nella rete alla velocità della luce, cullarsi sugli allori potrebbe essere deleterio. Pensare a qualcosa di originale, di accattivante, per cercare di allungare e variare l’offerta turistica, è un qualcosa di importante e troppe volte questo passaggio è stato rinviato. Mai dimenticarsi, però, di cercare di far bene le cose principali: pulizia, decoro e servizi adeguati, in modo da evitare guai come quelli dell’estate 2013.