Teramo. Un urlo a squarciagola: “Ma a Teramo mancano forse le piazze?”. È la protesta di Antonio Topitti, titolare della libreria La Sapienza sotto i portici di corso San Giorgio, che questa mattina non ce l’ha fatta a passar sopra all’allestimento degli stand della Festa dell’Agricoltura della Cia, che in questa edizione si trasferisce in pieno centro storico.
Gli stand in questione copriranno, infatti, interamente i due lati dei portici, causando, secondo Topitti, un notevole danno alle attività commerciali che insistono sotto. “Avete assassinato la città – ha urlato ripetutamente Topitti uscendo di corsa dal negozio – Non mi sembra che a Teramo manchino le piazze”.
Il rappresentante dei commercianti sottolinea come la crisi attuale stia mettendo in seria difficoltà le attività che, proprio per questo motivo, andrebbero aiutate dalle istituzioni locali e non certo danneggiate. Le strutture non lasciano, infatti, alcun tipo di corridoio, se non uno all’altezza di Mazzitti. Inoltre, Topitti punta il dito contro le autorizzazioni e si chiede se, occupando un suolo pubblico, quegli stand abbiano effettivamente pagato la relativa tassa. Cosa che fanno prontamente i commercianti penalizzati dall’allestimento.
“Vado in Procura a denunciare tutto” ha urlato infine il commerciante, al centro di una via cittadina simbolo di un commercio davvero alle strette. I negozianti continuano infatti a chiedere a gran voce l’intervento di Palazzo di Città, mentre le attività arrancano, faticano e sempre più spesso, purtroppo, chiudono.