Il “rapinatore solitario”, travisato con parrucca e occhiali, dopo aver saltato il bancone dell’istituto di credito teramano e aver colpito uno dei cassieri con un violento schiaffo, si dileguò per le vie cittadine con il bottino di 46mila euro circa. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Teramo, Domenico Canosa, su richiesta del pubblico ministero, Irene Scordamaglia. A inchiodare Toti è stata un impronta della mano lasciata sul bancone dell’istituto di credito ma a lui si è risaliti anche grazie ai filmati di videosorveglianza della banca. Il rapinatore, originario di Terracina, era già noto agli inquirenti perché appartenente a una banda che anni fa aveva compiuto rapine negli istituti di credito della costa teramana.