Sant’Omero. Due coltellate alla schiena, letali, con il coltello da cucina. Il tutto al culmine di una violenta lite, davanti alla moglie incinta che ha visto morire, davanti ai suoi occhi il giovane marito .
Sembra essere chiaro, se tale può definirsi, il mo0vente dell’omicidio di Sattambi Ralalage Don Susira Kelum Nanayakkara, cingalese di 30 anni, pperaio che viveva da qualche tempo a Garrufo di Sant’Omero, in un alloggio di piazza Castrum Rufi. In carcere, dopo le 11, è stato trasferito l’omicida, Kolamunnage Udarachandima, di 29 anni, da poco trasferito da Milano, che si occupava di fare il badante al padre ottantenne di uno dei componenti della scorta di Silvio Berlusconi. Nei racconti dei vicini e dei conoscenti dei due cingalesi emerge il quadro di due persone molto tranquille, cordiali e rispettose di tutti. Cosa abbia originato la scintilla, al momento non è del tutto chiaro, forse una parola di troppo, qualche bicchiere oltre il limite, e forse uno screzio nato già durante la serata trascorsa nella sagra paesana. Il corpo del giovane assassinato è stato composto all’obitorio dell’ospedale di Sant’Omero, dove tra domani e martedì dovrebbe essere effettuata l’autopsia disposta dal sostituto Bruno Auriemma, mentre l’omicida è stato trasferito a Castrogno.
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