Roseto. È giunta a conclusione l’avventura come volontari europei per Alexandru, Anamarija, Edite, Michaela e Piotr, che mercoledì 31 luglio invitano i giovani rosetani e non all’evento finale per salutare amici e conoscenti. L’appuntamento è per le ore 18.30 alla Villa Comunale. Per il saluto finale ci sarà il sindaco, Enio Pavone, con i responsabili del Punto “Europe Direct” del Comune di Roseto, Peppe Ginoble e Sabina Falà.
Dopo il saluto del primo cittadino e la presentazione del Servizio Volontario Europeo, i ragazzi racconteranno la loro esperienza rispondendo alle domande sulla mobilità giovanile in Europa.
Durante i sette mesi che hanno trascorso a Roseto i cinque giovani sono stati coinvolti, oltre alle attività di supporto agli operatori dell’Ufficio Informagiovani e Punto Europe Direct, in numerose esperienze: hanno organizzato e condotto workshops in inglese e coinvolto i bambini della ludoteca “Girotondo” di Montepagano e Cologna Paese, organizzando per loro giochi pedagogici sull’Europa, sull’ambiente, sul riciclo degli oggetti e animandoli con vivacità e inventiva.
“In questi sette mesi – è il bilancio di Edite, la volontaria portoghese – ho conosciuto persone fantastiche, che non dimenticherò mai. Ho fatto cose che non avevo mai pensato di fare e le opportunità che ho colto mi serviranno per il mio futuro, ma sicuramente che non è tutto all’ “acqua di rose”, come si dice in portoghese. Esistono tante sfide che si devono superare in una esperienza così, dove ti trovi in mezzo a situazioni diverse rispetto a quelle a cui sei abituato”.
Anamarija dalla Croazia afferma: “Sono davvero grata per questa opportunità. Il Servizio Volontario Europeo mi ha aiutata in diversi modi e lo consiglio a tutti quelli che vorrebbero provare un’esperienza diversa, che apre la mente e grazie alla quale ho conosciuto non solo una, ma tante altre nuove culture.”
“Il Servizio Volontario Europeo – dichiara Alex, il volontario rumeno – ha rappresentato per me un periodo indimenticabile perché, grazie alle esperienze che ho avuto durante questo progetto, sono riuscito a crescere sia professionalmente che personalmente, prendendo molta più fiducia in me stesso. Voglio ringraziare tutti quelli che ho conosciuto e sono sicuro che rimarremo in contatto”.
“Bella esperienza, bella città, persone aperte e gioviali – aggiunge Piotr, volontario dalla Polonia – Considero Roseto come la mia seconda casa. Questi 7 mesi sono stati divertenti e ogni giorno ho fatto nuove cose, assaggiato nuovi cibi e conosciuto nuovi amici”.
Michaela, la più giovane del gruppo, racconta: “Che cos’è che rimarrà di questa esperienza quando ripartirò per l’Austria? Un punto di visto diverso e più aperto, una consapevolezza della cultura europea, ma anche austriaca e, cosa più importante di tutte, dei nuovi amici”.