TERAMO. Un patrimonio arboreo di oltre 10 mila palme messo a rischio dal “punteruolo rosso” un coleottero molto dannoso per questa specie.
A rendere difficile la lotta a questo tipo di insetto una serie di limiti operativi e normativi (rispetto ad esempio all’utilizzo di fitofarmaci) e soprattutto a causa delle caratteristiche etologiche dell’insetto che ha un potenziale infestante particolarmente elevato. La Provincia, i sette Comuni della costa e il Comune di Teramo, tutti particolarmente interessati dalla proliferazione del coleottero, hanno concordato una linea d’azione per contrastare il fenomeno e salvare le “palme”. La Giunta, quindi, su proposta dell’assessore all’Ambiente Francesco Marconi, ha approvato il Protocollo d’intesa per “fronteggiare l’attacco del punteruolo rosso”, protocollo che è scaturito da un tavolo di lavoro con le stesse amministrazioni locali. “Per limitare i danni al patrimonio arboreo, la diagnosi e la profilassi devono essere compiute seguendo un protocollo comune, in tempi e modi concordati” spiega Marconi “per questo abbiamo messo a punto un piano che ci consentirà, fra le altre cose, di fare formazione agli operatori delle amministrazioni comunali che si occuperanno della profilassi, di utilizzare il Servizio Fitosanitario della Regione, di monitorare il risultati”. Tutti i Comuni, quindi, adotteranno lo stesso disciplinare tecnico; le norme di comportamento saranno uniformate; si procederà formando gli addetti comunali; si procederà con una gestione controllata delle potature ed è anche prevista l’istituzione di un Albo delle ditte che eseguono abbattimenti o risanamenti seguendo un protollo certificato.