Le misure cautelari nei confronti dei genitori dell’adolescente, sono stati notificati questa mattima dai carabinieri del reparto operativo e radiomobile della compagnia di Teramo (diretti dal tenente Pietro Fiano e coordinati dal maggiore Americo Di Pirro), in esecuzione di un provvedimento firmato dal gip del tribunale de L’Aquila, Giuseppe Romano Gargarella. I militari, al termine di una delicata e complicata attività investigativa coordinata dal sostituto procuratore Silvia Scamurra e successivamente dal collega Stefano Gallo della Procura della Repubblica di L’Aquila, sono riusciti a far chiarezza e contemporaneamente raccogliere pesanti elementi probatori su una triste vicenda familiare che ha visto coinvolti i genitori di una tredicenne costretta a prostituirsi per poche decine di euro. Nella storia sono coinvolte, oltre ai genitori, a vario titolo, anche altre persone la cui posizione è al vaglio della magistratura.