Atri, l’istituto Zoli a bordo della Nave della legalità

studenti_universitariAtri. Prestigioso successo per l’I.T.C. “Adone Zoli” di Atri: a fine maggio la Nave della Legalità, che ogni anno conduce a Palermo ragazzi di tutta Italia per commemorare il giudice Giovanni Falcone, ospiterà gli studenti della Va, vincitori, con una ricerca sulla mafia in Abruzzo, del concorso nazionale “Geografia e legalità – Sconfiggere le mafie nella mia regione” indetto dalla fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”.

La nave salperà da Napoli il 22 maggio e la mattina successiva sarà a Palermo, dove i ragazzi assisteranno alle numerose iniziative organizzate per commemorare la strage di Capaci, durante la quale il 23 maggio 1992 hanno perso la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morbillo, insieme agli uomini della loro scorta. Accolti dalle massime autorità dello Stato, i ragazzi parteciperanno ad incontri e dibattiti sulla mafia e visiteranno l’Aula Bunker dell’Ucciardone, dove negli anni ’80 fu istruito l’imponente Maxi-processo alla mafia. Alla fine della giornata, giungeranno in corteo in via Notarbartolo, davanti a quella che fu la casa di Falcone, dove c’è  il famoso “albero di Falcone”. Emblema della lotta alla mafia e del ricordo delle sue vittime, ha il tronco coperto di foglietti, disegni, pensieri, poesie, fotografie di chiunque voglia lasciare una testimonianza in ricordo del magistrato. Una partecipazione dal forte valore simbolico, quella dell’I.T.C. “Zoli”, da sempre attento alle tematiche della legalità, che vengono affrontate ogni anno in specifici progetti. Quest’anno l’impegno dei ragazzi è stato particolarmente fruttuoso, in quanto li ha portati ad essere premiati a livello nazionale: coordinati dagli insegnanti, hanno prodotto un accurato studio sulla mafia in Abruzzo, che ha svelato una realtà a molti sconosciuta, ma purtroppo presente anche nella nostra regione, tranquilla solo apparentemente. I campi di infiltrazione mafiosa sono molteplici: dal traffico degli stupefacenti alla prostituzione, dal riciclaggio del denaro sporco al gioco d’azzardo e all’usura, ma soprattutto la ricostruzione dopo il terremoto del 2009! Significativo il titolo dell’elaborato: ESTIRPIAMO LA MAFIA DALLA NOSTRA TERRA: NON UNA SPERANZA, MA UN GIOIOSO IMPEGNO DI VITA, con il quale i ragazzi  hanno voluto evidenziare come la lotta alla mafia, e ad ogni forma di illegalità, debba impegnare attivamente –e gioiosamente!- ogni cittadino, per costruire una società nuova e veramente libera.

 

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