“Cambiare zonizzazione vuole dire dare ai pescatori la possibilità di pescare in un certo periodo e in zone dell’area protetta, ed eliminare attriti multe, sanzioni penali derivate dal presunto sconfinamento. Sono troppi sette chilometri di mare tolti ai pescatori – precisa Squeo – il 20 per cento del territorio su cui si lavora, e il Cogevo conta su 82 unità da pesca. I pescatori condannano l’immobilismo di chi gestisce l’area protetta, anche perché si è fatto un accordo nella sede della villa Filiani di Pineto tra noi e i vertici del Parco ma tuttora sono passati più di due mesi e non c’è stato nessun interessamento”.
I pescatori sono sul piede di guerra e ricordano che “non ci fu concertazione alla creazione del parco e se non si trovano ora soluzioni sarà sempre un’assurda guerra fra vongolari e area protetta solo per voler lavorare in un momento di grave crisi”.