Giulianova. “Nonostante le garanzie date a dirigenti del Cogevo Abruzzo, dopo la manifestazione di due mesi fa che si è tenuta alla torre del cerrano e al comune di Pineto da parte di circa 300 pescatori, nulla stanno facendo o hanno fatto il CdA del Parco e le amministrazioni comunali di Pineto e Silvi per cambiare la zonazione del Area Marina Protetta del Cerrano”. Lo ha ribadito Walter Squeo di Federpesca, ribadendo che la nuova zonazione è prevista per decreto dopo tre anni dalla nascita dell’area protetta.
“Cambiare zonizzazione vuole dire dare ai pescatori la possibilità di pescare in un certo periodo e in zone dell’area protetta, ed eliminare attriti multe, sanzioni penali derivate dal presunto sconfinamento. Sono troppi sette chilometri di mare tolti ai pescatori – precisa Squeo – il 20 per cento del territorio su cui si lavora, e il Cogevo conta su 82 unità da pesca. I pescatori condannano l’immobilismo di chi gestisce l’area protetta, anche perché si è fatto un accordo nella sede della villa Filiani di Pineto tra noi e i vertici del Parco ma tuttora sono passati più di due mesi e non c’è stato nessun interessamento”.
I pescatori sono sul piede di guerra e ricordano che “non ci fu concertazione alla creazione del parco e se non si trovano ora soluzioni sarà sempre un’assurda guerra fra vongolari e area protetta solo per voler lavorare in un momento di grave crisi”.