Roseto. Al via la rimozione delle isole ecologiche a scomparsa di proprietà del Cirsu installate sul territorio comunale di Roseto e da anni non funzionanti. L’intervento, avviato questa mattina dal Comune, consentirà nel giro di pochi giorni di eliminare le tre isole restanti nel tratto di lungomare centrale in piazza Ponno (rotonda nord), all’altezza dei lidi “Paranzella” e “La Lucciola”, dopo la rimozione di quella di piazza della Repubblica, avvenuta nell’ottobre scorso.
“Un altro impegno – spiega il sindaco Enio Pavone – che era nel nostro programma amministrativo e che abbiamo mantenuto. Abbiamo dovuto prima richiedere ed ottenere l’autorizzazione dell’Assemblea dei soci del Cirsu per poter procedere allo smontaggio e alla rottamazione delle isole, da anni non funzionanti ed emblema dello sperpero di risorse pubbliche: basti pensare che le 4 piazzole sono costate alla collettività circa 360mila euro, senza considerare i costi necessari all’alimentazione elettrica e alla manutenzione ordinaria degli impianti. L’introduzione del sistema di raccolta porta a porta ha poi reso pressoché inutile la permanenza e qualsiasi intervento, oltremodo costoso, di riparazione e manutenzione delle isole. Negli spazi che verranno così recuperati saranno realizzati dei parcheggi per i ciclomotori. Alle polemiche sterili e prive di fondamento preferiamo sempre rispondere con atti concreti, che danno l’idea del cambiamento promesso”.
Le isole a scomparsa erano acquistate dal Cirsu, al costo di circa 90mila euro cadauna, per un totale di 360mila euro, nell’ambito di un progetto sperimentale rientrante nel programma 2004/2006 del Consorzio, con l’obiettivo di eliminare i tradizionali cassonetti nelle vie e piazze centrali dei Comuni e sono state sostituite con un sistema di cassonetti interrati a tenuta stagna, che avrebbero dovuto contenere cinque diverse tipologie di rifiuto. Le piazzole furono inaugurate dall’amministrazione Di Bonaventura nel giugno 2005. Al termine del biennio di sperimentazione, il Comune avrebbe dovuto assumersi l’onere della presa in carico, manutenzione e pulizia ordinaria degli impianti. Già del 2007 sono le prime segnalazioni di mancato funzionamento delle isole.
“Il mancato raggiungimento di un accordo tra l’allora amministrazione e il Cirsu – dichiara l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Fornaciari – ha determinato di fatto lo stato di abbandono e incuria delle piazzole. Il Comune all’epoca, nonostante i numerosi solleciti da parte del Cirsu, non si è mai assunto l’obbligo di presa in carico della gestione e manutenzione delle isole ecologiche. La permanenza delle isole non funzionanti creava, oltre che problemi di ingombro, accumuli di rifiuti urbani indifferenziati proprio nel tratto del lungomare centrale, con ovvie conseguenze sotto il profilo dell’igiene nel centro cittadino e dello smaltimento. La rimozione dei contenitori a scomparsa rappresenta finalmente l’eliminazione di un elemento di degrado nella zona centrale nella nostra città; questo intervento ci permette di riqualificare quegli angoli di lungomare che fino a ieri rappresentavano un pessimo biglietto da visita per i turisti”.