Teramo. La Corte di Appello dell’Aquila ha riformato la sentenza di primo grado e ha assolto l’imprenditore teramano Alessandro Quartiglia del reato a lui contestato “perchè il fatto non sussiste”.
L’uomo era stato condannato nel 2011 per una presunta evasione fiscale, nonostante le Agenzie delle Entrate competenti per territorio avessero ritenuto ineccepibile il comportamento del Gruppo Quartiglia Spa non effettuando alcuna ripresa fiscale. Contro la sentenza era stata proposta impugnazione con l’assistenza dell’avvocato Lino Nisii del Foro di Teramo.
“La sentenza assolutoria – si legge in una nota – ha restituito onorabilità e dignità non solo ad Alessandro Quartiglia, ma all’intero gruppo che è tra i maggiori del settore alimentare a livello nazionale ed è in continua espansione nonostante l’attuale periodo di forte recessione, con ricadute estremamente positive sul territorio specialmente in termini occupazionali. Da parte di Quartiglia Spa, ora allo stesso modo di come avvenne all’epoca della prima sentenza, viene ribadita la massima fiducia nelle istituzioni e nelle forze dell’ordine impegnate nella difesa della legalità”.