Campli. Contrattano un matrimonio, è proprio il caso di dirlo, fittizio con un accordo extra-matrimoniale.
Lo sposo, un marocchino di 46 anni, per ottenere il permesso di soggiorno e la cittadinanza italiana, la novella sposa, invece, una somma di 5mila euro, solo pattuita, visto che alla fine racimola solo uno scooter usato. La natura fittizia del matrimonio civile, celebrato al Comune di Campli, però, viene smascherata dai carabinieri che denunciano i due con l’accusa di concorso in falsità materiale. Al termine di una breve indagine, nata da una verifica sulla base di una richiesta di informazioni avanzata dalla prefettura di Teramo, i carabinieri diretti dal maresciallo Mimmo Sammarco, hanno denunciato un marocchino di Campli (che nel frattempo aveva ottenuto il permesso di soggiorno) e una giovane ragazza di Montorio, V.C. Di 27 anni. I due, nel 2009, si erano uniti in matrimonio, ma senza essere né fidanzati, né coinviventi. Convivenza che non si sarebbe concretizzata nemmeno dopo il fatidico sì. Da qui i sospetti, poi avallati dalla successiva indagine.