L’Università degli Studi di Teramo è infatti pronta ad insediare il nuovo Senato: già pubblicamente nominati i rappresentanti dei docenti e degli studenti, che siederanno al tavolo insieme al neo-Rettore D’Amico e ai presidi. Ma spuntano degli interrogativi. Mentre i Presidi delle Facoltà e i nove rappresentanti dei docenti sono stati regolarmente eletti lo scorso 20 marzo, non è chiaro il criterio di nomina dei rappresentanti degli studenti, visto che dal 29 novembre 2012 l’Unite ha approvato il nuovo Statuto e da allora non è avvenuto il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi attraverso normali elezioni (come impone lo Statuto stesso). Si rischia in questo modo di avere il Senato illegittimo, in quanto alcuni dei loro membri vengono nominati senza seguire il corretto iter chiaramente espresso nello Statuto. E dulcis in fundo, sembra che anche per quanto riguarda il Cda le nomine dei rappresentanti degli studenti siano avvenute con la medesima modalità. Teramo è l’unico caso in Italia, inoltre, dove si verificherebbe quest’anomalia. Basti pensare che già nelle vicine Chieti e L’Aquila si è proceduto al rinnovo delle rappresentanze studentesche prima di insediare i nuovi organi accademici: nel dettaglio, le elezioni dell’Unich tenutesi nello scorso ottobre hanno riguardato Senato e Cda; ancora meglio l’Univaq, che ha indetto elezioni per ogni consesso (ultimi i Consigli d’Area Didattica, che si terranno nei giorni 21-22 maggio).
Roberto Naccarella – Uninews24.it