Martinsicuro. Si fingono pescatori, impegnati a sistemare reti e nasse, utilizzando così un osservatorio preivilegiato per controllare l’attività di spaccio. L’accorgimento consente così di sorprendere un cittadino tunisino, Hatem Jazi, 25 anni, mentre cede alcune dosi di eroina a due tossici di San Benedetto.
A distanza di 48ore, a Martinsicuro, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, coordinati dal capitano Pompeo Quagliozzi, hanno effettuato un altro arresto nell’ambito dei controlli per arginare il fenomeno dello spaccio di droga. In manette è finito un cittadino tunisino, clandestino in Italia, bloccato e arrestato nella zona nord di Martinsicuro, in prossimità della statua di Padre Pio. Il giovane nordafricano, incensurato, era tenuto sotto osservazione dai carabinieri e una volta perfezionata la compravendita della polvere bianca è stato bloccato. Ha tentato di nascondere in bocca alcune bustine di eroina, ma senza fortuna. Complessivamente, Jazi aveva 2 grammi di stupefacente, mentre dietro la statua di Padre Pio, in prossimità del lungomare, i militari hanno trovato una bustina contenente 30 grammi di sostanza da taglio. Quantitativo che è stato poi inviato all’Arta a L’Aquila per le rituali analisi di laboratorio. Il tunisino, dopo la notte trascorsa nella camera di sicurezza della caserma di carabinieri di Alba. Questa mattina l’arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto a carico del nordafricano la custodia cautelare in carcere fino al prossimo 27 marzo.