Comune, Giulianova Patrimonio ed Eco.Te.Di. dovranno a stretto giro decidere le modalità di intervento per fare in modo che la spiaggia giuliese torni ad essere fruibile già per il periodo delle festività di Pasqua che quest’anno arriveranno con largo anticipo rispetto al passato. Entro il primo aprile, infatti, l’arenile dovrà tornare a splendere.
Una grossa mano la stanno già dando i titolari di alcuni stabilimenti balneari che nello spazio in concessione hanno provveduto a portare via i materiali depositati creando dei grossi cumuli. Ma si tratta solo della punta di un iceberg molto più grande. Si calcola che siano oltre 100 le tonnellate di rifiuti che hanno invaso la spiaggia di Giulianova con la piena di oltre due mesi fa.
Tra questi non solo materiali organici biodegradabili, come ad esempio legname, canne, erbacce. Ma anche plastica, lattine, contenitori di resina, tutte sostanze che devono essere separate dal resto con una differenziata molto attenta.
Lo scorso anno la situazione fu sicuramente peggiore e sulla spiaggia c’era più plastica. Resta il fatto che bisognerà procedere con la vagliatura della sabbia per impedire che finisca in discarica. Ci vorranno almeno 45 giorni per rimettere a nuovo la spiaggia di Giulianova.
Se si iniziasse entro febbraio, per Pasqua la situazione sarebbe accettabile. E il biglietto da visita per i primi turisti che arriveranno in città non sarebbe quello che viene proposto oggi. Anche quest’anno il Comune dovrà farsi carico delle spese per ripulire l’arenile. Un costo che oscilla tra i 250 e i 300mila euro, somma che grava sulle casse dell’Ente.