Non esistendo sul territorio altri immobili idonei ad adibire alla macellazione, lo scorso ottobre il Sindaco di Amatrice Pirozzi ha inoltrato una richiesta di aiuto al Parco affinché mettesse a disposizione della popolazione terremotata un modulo da adibire a mattatoio mobile.
La richiesta ha trovato la pronta disponibilità dell’Ente Parco che aveva tra le sue disponibilità un Mattatoio Mobile per ovi-caprini e suidi, acquistato nell’ambito del progetto per la filiera del cinghiale nel territorio del Parco.
Il Consiglio Direttivo dell’Ente Parco, riconosciuta l’importanza di rispondere positivamente alla richiesta della Comunità di Amatrice, ed in particolare degli operatori economici così duramente colpiti dall’evento sismico del 2016; ha quindi deliberato la concessione, in uso gratuito e temporaneo, della struttura mobile al Comune di Amatrice.
Oggi, la ditta fornitrice, alla presenza dei rappresentanti del Parco e dei rappresentanti del Comune, ha provveduto al montaggio della struttura nell’area indicata, affinché sia subito funzionante per le esigenze di macellazione del territorio. Si tratta di una moderna struttura perfettamente rispondente alle esigenze di macellazione di capre, pecore suini domestici e cinghiali, ed è stata consegnata affinché sia messa a disposizione degli allevatori di Amatrice.
Con l’occasione il Presidente del Parco Tommaso Navarra ha dichiarato “E’ un gesto di concreta solidarietà che dimostra, più di ogni altra considerazione, come possa ben operare un Ente Parco in favore della propria comunità identitaria. Il Parco ha un compito specifico di tutela e valorizzazione dell’economia agrosilvopastorale del proprio territorio e questa competenza specifica ha reso possibile il concreto gesto di solidarietà che oggi poniamo in essere.”
L’Assessore Comunale con delega all’Agricoltura Massimiliano Rosati ha seguito le operazione di scarico e messa in funzione della struttura e dichiara: “Ringrazio l’Ente Parco a nome mio e del Comune di Amatrice per questa struttura di fondamentale utilità per la comunità.”