Il Ministero ha espresso parere favorevole ad una serie di condizioni e dopo aver visionato la documentazione presentata da Valter Proietti, oggi socio unico dell’Atr.
Buone notizie arrivano anche dal Ministero del lavoro che ha assicurato che potrà essere rinnovata per altri sei mesi la cassa integrazione agli oltre 400 lavoratori del gruppo ancora da reimpiegare. Allo stabilimento di Colonnella, attualmente, ne stanno lavorando circa un centinaio.
E’ stato lo stesso Terracciano a darne notizia ai sindacati e a una delegazione di lavoratori nel corso di una riunione che si è svolta in Provincia, presieduta da Valter Catarra. All’incontro hanno partecipato anche il consigliere regionale, Emiliano Di Matteo e lo stesso sindaco di Colonnella, Leandro Pollastrelli, oltre ai rappresentanti regionali Giuseppe Sciullo della direzione regionale del lavoro e Paolo Rota delle relazioni industriali dell’ente.
Il prossimo 14 febbraio si terrà in Provincia un esame congiunto per la richiesta formale di cassa integrazione, un procedimento che anche alla luce delle nuove normative, è risultato piuttosto complesso e che è stato seguito direttamente dalla Provincia attraverso il servizio delle relazioni industriali.
“Oggi è stato raggiunto un obiettivo importante al quale abbiamo lavorato molto – dichiara il presidente Valter Catarra – così come stiamo seguendo da vicino tutta la procedura legata agli ammortizzatori sociali. C’è da augurarsi che sia davvero un nuovo inizio per il gruppo che, come abbiamo sottolineato più volte, riveste un’importanza strategica per il nostro territorio considerato che anche nel Piano di rilancio della Val Vibrata il polo del carbonio ha un ruolo non secondario. Ora lavoriamo per chiudere l’accordo sulla cassa integrazione con la speranza che anche questi lavoratori possano ritrovare una collocazione attiva”.
“Una giornata molto positiva” così l’ha definita il Commissario Straordinario del Ministero dello Sviluppo, Gennaro Terracciano, che segue le vicende dell’Atr dal luglio 2009: “In tribunale sono stati resi esecutivi gli stati passivi e quindi abbiamo contezza del numero e della quantità dei creditori mentre il Ministero ci ha concesso l’autorizzazione seppure condizionata. Al momento, il futuro dell’Atr, sembrerebbe assicurato. Fra le condizioni vi è quella che il Ministero, attraverso la struttura commissariale, continui la sua attività di vigilanza per almeno due anni”.