Teramo. Ammonta a 53.225,72 euro il valore dei beni sequestrati oggi dal Comando Provinciale della Finanza di Teramo, nell’ambito dell’indagine finalizzata, tra le altre cose, alla tutela della spesa pubblica e al contrasto delle frodi ai bilanci della comunità europea e nazionale.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Teramo su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del rappresentante legale della Teramo Lavoro Srl, Venanzio Cretarola. Il provvedimento di sequestro “per equivalente”, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, è legato a somme indebitamente percepite in relazione all’autoassunzione come coordinatore di progetto nella stessa società, dallo stesso amministrata nonché a condotte di truffa tesa a procurarsi un ingiusto profitto, appropriandosi di somme detenute del Fondo Sociale Europeo. Nei giorni scorsi, allo stesso Cretarola era stato notificato il divieto di dimora nel territorio del comune di Teramo. L’attività è stata condotta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Teramo e trae origine da una lunga indagine e numerosi riscontri documentali, nell’ambito della quale sono state segnalate diverse violazioni alle normative di gestione della società e di oltre due milioni di euro di fondi pubblici (Comunitari e Locali) finalizzate alla promozione di servizi per l’impiego, di politiche per il lavoro e per la formazione. Per le irregolarità riscontrate, sono nove le persone segnalate alla Procura della Repubblica che, nei confronti dell’amministratore pubblico coinvolto, ha richiesto l’adozione delle misure cautelari personali e patrimoniali. L’indagine condotta dalla Guardia di Finanza ha impedito la continuazione degli illeciti comportamenti e, allo stesso tempo, garantito il bilancio comunitario e nazionale da una distrazione di risorse per scopi illeciti. Il tutto anche mediante l’applicazione delle recenti normative di contrasto agli illeciti finanziari in materia di spesa pubblica che consentono anche per tali casi l’applicazione dei sequestri preventivi per equivalente, finalizzati al concreto recupero delle somme indebitamente sottratte.