Giulianova, nuovo molo: si rischia la grande incompiuta

E’ preoccupato l’ex presidente dell’Ente Porto Paolo Vasanella per la situazione che riguarda il nuovo molo, ovvero il braccio convergente che avrebbe dovuto migliorare e rendere più sicura l’imboccatura del bacino portuale giuliese.

Ultimata la prima fase dei lavori, ad oggi non si conoscono le sorti del progetto di completamento con la sistemazione dell’ultimo tratto, circa un centinaio di metri, a protezione della stessa imboccatura dai venti e dalle correnti da nord e da Grecale. Un costo di quasi un milione di euro, soldi che la Regione avrebbe dovuto mettere a disposizione utilizzando il ribasso d’asta relativo a questo progetto il cui costo totale è di oltre 4milioni di euro.

Secondo Vasanella Giulianova rischia di ritrovarsi con una grande incompiuta chissà per quanti anni ancora. E’ stato il presidente dell’Ente Porto che nel luglio del 2016 diede il via agli interventi realizzati dalla ditta Schiavo di Napoli che si aggiudicò la gara d’appalto. E non vuole essere ricordato per il presidente che ha lasciato una grande incompiuta. Ed è preoccupato soprattutto per il fatto che la Regione non abbia ancora fatto sapere nulla in merito.

Sulla vicenda comunque sta lavorando il nuovo presidente dell’Ente Porto, Marco Verticelli, che ha confermato che aspetti tecnici e burocratici hanno congelato la situazione, come la totale assenza di un piano regolatore portuale su cui si è lavorato in questi mesi per superare l’importante ostacolo. Senza il Prg portuale i lavori fin qui realizzati sarebbero stati considerati abusivi. Oltretutto non sarebbe stato possibile neppure finanziare gli interventi di completamento.

I tempi tecnici per risolvere definitivamente la questione, rispetto alle previsioni iniziali, si sono allungati. Con ogni probabilità bisognerà attendere la prossima primavera per avere una risposta. Ente Porto e uffici tecnici regionali sono in stretto contatto.

Intanto, tutta l’area esterna al molo nord è da considerare ancora un cantiere. Quindi resta il divieto di accesso per chiunque.

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