Di seguito, pubblichiamo la lettera inviata dal blogger teramano Giancarlo Falconi, che giovedì si unirà alla forma di protesta.
“Perchè fare lo sciopero della fame per il reparto di Oncologia di Teramo? Perchè non si può chiamare Sanità virtuosa un solo medico per 27 pazienti in chemioterapia. Perchè non esiste nella pianta organica la figura dello psiconcologo, che aiuterebbe il sistema famiglia, paziente, infermiere, medico. Perchè non è stata mai sostituita la dottoressa in maternità. Perchè a Giulianova nello stesso caso è stata immediatamente sostituita. Perchè non si possono spendere centinaia di migliaia di euro in un’ Ufa… (che non è la versione femminile dell’ufo, ma è l’unità per i farmaci antiblastici. Una stanza particolare dotata di una cappa professionale capace di assorbire e aspirare le esalazioni della preparazione dei chemioterapici. L’unita Ufa è stata inaugurata sotto l’ala protettrice e lungimirante di Venturoni, Di Michele e Palmeri. Un’ottima idea perchè avrebbe evitato il tragitto Giulianova-Teramo a cui quotidianamente questi importanti e costosi farmaci sono sottoposti. La cappa dell’UFA teramana pur essendo costata all’incirca 200mila euro… non è mai entrata in funzione per motivi di sicurezza). Perchè non si possono sprecare circa 150mila euro all’anno in farmaci antiblastici. Perchè non si è rispettato il Piano Sanitario Regionale a Teramo. Si legge dal PSR 2008-2010 (che è ancora in vigore, poichè la consiliatura di Chiodi non ne ha emanato un altro). I principali obiettivi da perseguire nel triennio possono essere sintetizzati nel seguente punto: formalizzazione dei Poli Oncologici (da parte delle Direzioni generali aziendali – entro 3 mesi dall’approvazione del PSR) Perché a Teramo non è stato mai attivato il Polo Oncologico ne nominato il direttore del suddetto Polo, mentre a Chieti e Pescara sono attivi i Dipartimenti Oncologoci oltre ovviamente ai Poli Oncologici. Perchè il Commissario Gianni Chiodi non ha rispettato Gianni Chiodi. Perchè mi aspetto dal primo responsabile della Sanità Teramana, il sindaco Maurizio Brucchi, il senologo Maurizio Brucchi, una forte presa di posizione. Perchè la direzione dell’Asl si difenderà parlando di strumentalizzazione. Noi che non siamo un prodotto elettorale, che non rappresentiamo una nomina politica, che non cerchiamo pubblicità, ma che ci sentiamo pazienti di oncologia, invochiamo l’art 32 della Costituzione Italiana “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Ecco perchè giovedì 17 gennaio, mi siederò nell’atrio dell’Ospedale Civile di Teramo è inizierò lo sciopero della fame. Fino alla Fine”.
Giancarlo Falconi