E per far questo si potrebbe ipotizzare lo spostamento del liceo scientifico “A. Einstein”, la cui sede storica è situata in via Sturzo, nell’edificio che fino a non molto tempo fa ospitava il Comi.
La proposta vedrebbe così un immediato ripristino dell’edificio di viale Bovio, per il quale sono già stati appaltati lavori per circa un milione di euro con l’adeguamento sismico per il modulo anteriore a seguito del sisma dello scorso anno che prevede il raggiungimento di un indice di vulnerabilità dello 0,8, per fini scolastici, ospitando una delle scuole superiori più numerose della città. Inoltre, grazie al suo posizionamento più centrale rispetto a quello originario, consentirebbe di avere tutti i licei a poca distanza da una posizione più baricentrica come potrebbe essere quella di Piazza Garibaldi.
Di Sabatino, inoltre, ha annunciato anche l’arrivo di nuovi fondi per le scuole superiori teramane che, in aggiunta ai due milioni e mezzo di euro che interessano già il liceo classico, coinvolgeranno dal 2019 lo stesso Einstein e l’Ipsia Marino che è stato uno dei due edifici che la Provincia ha deciso di chiudere per via dell’indice di vulnerabilità inferiore allo 0,2. Per quest’ultimo, infatti, già interessato da alcuni lavori a seguito dei danni del terremoto, bisognerà intervenire specificamente sull’adeguamento sismico.
Inoltre prima di intervenire con altri lavori il presidente ha detto di voler aspettare che venga fatta una ricognizione completa sugli interventi previsti anche dall’ufficio speciale per la ricostruzione in modo da poter attuare una serie di lavori organici in un’ottica di non contrapposizione.