Da quel giorno, i pazienti sono ancora in attesa di una risposta. Circostanza, questa, che ha spinto il presidente del Tribunale, Vincenzo Di Benedetto, a diffidare e mettere in mora l’azienda sanitaria teramana, affinchè esegua, con la massima urgenza ed a titolo gratuito le 57 prestazioni contestate.
“Non deve essere il cittadino a pagare gli errori, le deficienze organizzative e le irregolarità di cui altri portano le responsabilità” commenta Di Benedetto “ed è indispensabile e doveroso che la Asl rassicuri i pazienti circa l’affidabilità e la validità, sotto ogni profilo, degli esami cui essi si sottopongono. Ancora una volta abbiamo richiesto che le elettromiografie vengano ripetute con la massima urgenza e in modo totalmente gratuito e che i costi e le spese di ripetizione siano interamente a carico dei responsabili”.
Lo stesso Di Benedetto è poi tornato a chiedere che “chiunque operi a contatto con il pubblico sia munito di cartellino di riconoscimento : il cittadino ha il diritto di sapere con chi ha a che fare. Ed è un obbligo di legge”.