Secondo la società acquedottistica teramana “non vi è stato alcun riscontro nelle analisi effettuate in autocontrollo in altri punti della rete, né nelle analisi effettuate nel campione prelevato ieri in tarda mattinata presso lo stesso fontanile. Oggi, peraltro, sono stati effettuati nuovi prelievi e campionamenti nel medesimo punto e in ulteriori due fontanili nella stessa zona, con risultati tutti negativi”.
La Ruzzo reti ipotizza possibili inquinamenti da fattori esterni al fontanile, come la pulizia di oggetti contaminati nelle vicinanze del beccuccio in ottone o anche la permanenza prolungata di autovetture con motore acceso nella fase immediatamente precedente il prelievo.
Le tracce di trimetilbenzene rilevate (complessivamente 0,285 microgrammi per litro)sarebbero comunque ampiamente sotto la soglia massima prevista dalla legge per le acque sotterranee (limite a cui ci si riferisce in assenza di altre specifiche norme per le acque potabili) che è pari a 10 microgrammi/litro.
Tale aspetto è confermato dal fatto che, altrimenti, la Asl avrebbe chiesto di disporre la non potabilità dell’acqua.