Il Natale a Giulianova, tra crisi e speranza

giulianova_nataleGiulianova. A pochi giorni da quello che sarà ricordato certamente come il Natale della crisi, abbiamo provato a raccontare come si vivono questi momenti da almeno due punti di vista: quello del primo cittadino Francesco Mastromauro e quello di un volontario della mensa San Francesco della Piccola Opera Charitas.

 

Sindaco Mastromauro, quali sono gli eventi in programma per Natale?

Anche quest’anno abbiamo puntato sul Centro Storico per gli eventi festivi, in particolare il Capodanno, senza però trascurare il Lido dove il 29 dicembre, nella centralissima piazza Martiri delle Fosse Ardeatine, si terrà il concerto del cantautore Enrico Capuano, capostipite del nuovo Folk-rock italiano. Dalla tarantella e dalla pizzica di Capuano alla musica funky e soul di Loretta Grace. La giovane cantante, originaria di Atri ed attuale interprete del fortunato musical “Sister Act”, si esibirà in piazza Buozzi il 31 dicembre insieme con la Reebes Ban. Ma già nel pomeriggio la piazza ospiterà giochi ed intrattenimenti vari per i bambini. Il mio auspicio è che tutti i negozi del Centro Storico rimangano aperti per rendere la festa maggiormente partecipata.

Quanto è stata condizionata la programmazione dalla crisi?

Molto. La crisi morde tutti: sia gli Enti locali, strangolati dal Patto di stabilità e impoveriti dai tagli di Regione e Governo, e sia, ovviamente, i cittadini. Secondo la Coldiretti, il budget di spesa degli italiani per i regali di Natale avrà una diminuzione del 9%. Per l’Adusbef le tredicesime saranno mangiate al 90% da tasse e mutui. Il Natale e le feste saranno insomma ridotte all’osso, e non a caso a prevalere tra le famiglie è la preoccupazione. Secondo una recente indagine Confcommercio-Format per quasi 7 italiani su 10 il Natale 2012 risentirà fortemente della crisi. Ma bisogna combattere gli incubi della crisi e del futuro. E allora tutti in piazza, a cercare un po’ di gioia e quella speranza alla quale, secondo il sondaggio Confesercenti-Swg, si affida il 54% degli italiani.


giulianova_mensaDall’altra parte c’è la solidarietà spesso silenziosa e lontana dai clamori, ma operosa e che offre un’assistenza preziosa a chi necessita. Leonardo Silvestris è un volontario per così dire “storico” nelle associazioni di volontariato a Giulianova, dalla Caritas della parrocchia dell’Annunziata a “Dono di Maria” della parrocchia del Lido. Lo abbiamo incontrato alla mensa San Francesco nella sede davanti all’ingresso del molo Sud, alle spalle della caserma della Guardia di Finanza.

 

Signor Silvestris, la mensa voluta da Padre Serafino circa vent’anni fa, come ha visto cambiare i suoi ospiti in questi ultimi mesi? Quali sono i problemi che avvertite come i più gravi?

La crisi sociale ed economica ha portato ad una diversificazione dei nostri ospiti che oggi giungono per la maggior parte da Giulianova e dai comuni limitrofi. Arrivano da noi e le criticità che riscontriamo sono quelle della mancanza di lavoro e di casa. Sono perlopiù persone sole con disagi sia economici che sociali. Chiaramente ci sono anche stranieri, soprattutto provenienti dalla Romania. Gli stranieri, lavorando saltuariamente e purtroppo troppo di frequente in nero e senza tutele, sono i primi a ritrovarsi senza un pasto caldo. La nostra mensa lavora con soli volontari ogni giorno e continua a rispettare lo spirito del fondatore, Padre Serafino: la nostra porta è aperta a tutti.

Proprio in questi giorni sta prendendo forma un progetto di educazione alla solidarietà da parte del Forum delle associazioni cittadine, una goccia di speranza per un mondo che attraversa molte crisi. Ce ne vuole parlare?

Si chiama “Aprire gli occhi liberare la felicità”. Il progetto, che ha già ricevuto il premio come uno del dieci progetti più interessanti nella Provincia, ha visto il mondo delle associazioni giuliesi che operano nel sociale costruire una straordinaria collaborazione con il Liceo Scientifico “Curie” e l’Istituto alberghiero “Crocetti”, entrambi di Giulianova, e il polo liceale “Saffo” di Roseto degli Abruzzi. Da dicembre a maggio, i ragazzi di queste scuole diverranno protagonisti della solidarietà dandoci una mano nelle varie attività delle associazioni promotrici: Avuls, Anffas, Unitalsi, Caritas, Dono di Maria, Madre Teresa, Piccola opera Charitas, Ecologica “G”. Una bella iniziativa nata da un convegno svoltosi nella consolidata realtà della comunità “Capodarco”, fondata da don Vinicio Albanesi a Fermo, e che ci ha spinti a mettere in moto la stessa idea anche a Giulianova.

 

Sirio Pomante

 


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