Il sindaco ha dato la disponibilità del Comune a offrire l’area di piazza Marco Polo, antistante il già esistente consultorio familiare. Si tratta di oltre 1.500 metri quadri per realizzare la costruzione di un Dsb che dovrà essere il più possibile adatto a una città come Roseto. Di Girolamo ha sottolineato che la posizione dell’area ha un carattere di assoluta strategicità, visto che può raccogliere l’utenza di tutta la valla del Vomano, di Scerne e di Pineto.
Il Comune si è messo a disposizione della Asl per compiere tutte le procedure, il primo cittadino ha anche chiesto la stipula di un accordo di programma, in base all’ex articolo 34 del Testo unico 267 del 2000, già inviato, in bozza, per essere eventualmente integrato con il mutuo consenso.
“Per la città è una bella sfida”, dice Di Girolamo, “in collaborazione con la Asl si potrà fare una struttura all’avanguardia. Abbiamo notato che l’Azienda sanitaria locale di Teramo è consapevole della strategicità di Roseto per la sede del Dsb e siamo convinti che, entro la fine del mio mandato, vedremo realizzata questa struttura con tutti gli strumenti che la legge sui lavori pubblici oggi prevede. La nostra proposta non prevede solo gli elementi minimi di un Distretto sanitario di base, cioè un Uccp (Unità complesse di cure primarie), la radiologia, ma dovrebbe accogliere anche o una Residenza sanitaria assistenziale o una Residenza assistenziale, per creare un servizio utile in base alle indicazioni della Regione”.
“L’assistenza medica attuale in Italia sta andando verso strutture territoriali”, specifica Celestino Salvatore, capogruppo del Pd in consiglio comunale con delega ai rapporti con la Asl e medico, “Oggi, e sempre di più in futuro, ci si ricovera in ospedale solo per le emergenze e per la chirurgia programmata. Due terzi delle risorse economiche del Sistema sanitario sono a carico del territorio. Quindi, è strategicamente molto importante avere un Distretto come quello che stiamo chiedendo alla Asl. Nel Dsb di Roseto chiediamo di inserire, oltre alla radiologia e ai servizi specialistici e di analisi: la Residenza sanitaria assistenziale o la Residenza assistenziale (dedicate agli anziani e a un certo tipo di disabilità). Inoltre, il Dsb conterrà il centro operativo del 118, le Uccp (Unità complesse di cure primarie) che sono associazioni di medici di base, le Ncp (Nuclei di cure primarie) e le Utap (Unità territoriale di assistenza primaria). Infine, ma non per ultimo, il Dsb contiene anche la parte operativa dell’Aft (Aggregati funzionali territoriali), si tratta di medici che organizzano il servizio sanitario di base, insieme al Distretto: dalle vaccinazioni alla medicina preventiva ai progetti di coordinamento ospedale – territorio”.