Se n’è parlato a Pineto, nella sala convegni di Villa Filiani, alla presenza di esponenti di Legambiente, operatori turistici, albergatori locali e soprattutto con i responsabili dell’Area Marina Protetta del Cerrano che in materia di turismo ecosostenibile da circa tre anni sta portando avanti un progetto molto importante che riguarda la conservazione e la promozione di un territorio sempre più ambito dai vacanzieri che vogliono scoprire angoli incontaminati.
Un forum territoriale quello affrontato a Villa Filiani che prende spunto anche dalle iniziative dell’Amp.
“Aspettiamo ora di raccogliere i frutti dei nostri sforzi, del nostro lavoro”, ha spiegato Leone Cantarini, presidente dell’Amp, “abbiamo avviato un processo molto interessante che guarda alla sostenibilità del territorio. Bisogna andare in questa direzione, a tutti i livelli, turismo compreso, portando avanti tutti quei processi di tutela e di rispetto dell’ambiente. Perché alla fine il lavoro fatto verrà ripagato”.
Da anni l’Area Marina Protetta del Cerrano, con la collaborazione oltretutto di associazioni ambientaliste, sta portando avanti un piano di conservazione del territorio. Ma quanto conta questo processo in termini di riscontri turistici? Secondo Fabio Vallarola, responsabile della conservazione dell’Amp, conta moltissimo.
“E’ il territorio conservato che il turista oggi cerca”, ha sottolineato Vallarola, “ed è per questo che continuiamo nel nostro lavoro, con un’attività di supporto sia per gli operatori sia per gli stessi turisti”.
L’Amp vuole oggi essere un esempio non solo per l’Abruzzo, ma per l’intero territorio nazionale. Può e deve essere il nuovo volano di un turismo che sembra aver imboccato la giusta direzione, quello del rispetto dell’ambiente in cui viviamo. E poi il parco del Cerrano ha una caratteristica ben precisa.
“E’ l’unica Area Protetta costiera e marina, l’unica dunque sul mare nel territorio nazionale”, conclude Vallorola, “una peculiarità che fa dell’Amp un importante punto di riferimento per la nostra regione”.