Cinque anni fa la percentuale media di differenziata era ben sopra il 60%. Ora il riciclo dei rifiuti, a Tortoreto, sembra segnare il passo e gli ultimi dati relativi al mese di ottobre dicono meno del 53%.
Dati per certi versi stabilizzati al meno da un anno, visto che alla fine del 2016 la percentuale media di differenziata si è attestata attorno al 52% Di certo qualcosa va rivisto per rilanciare quella che è stata un’eccellenza oltre dieci anni fa (sulla costa Tortoreto è stata la prima municipalità ad avviare la raccolta domiciliare dei rifiuti) e che ora sembra procedere in maniera stanca. Solitamente in estate, per varie ragioni, la percentuale della differenziata si abbassa e va poi a gravare sul livello medio annuale. Ora, però, dati alla mano poco più del 50% dei rifiuti viene destinato al riciclo, il resto è indifferenziato. Spulciando le varie tipologie di rifiuti riciclati (riferite ai dati del mese di ottobre), la percentuale maggiore riguarda l’umido (25,42%), poi potature (9%), carta e cartone (4%) e poi tutto il resto.
Dati parziali a parte, ovviamente, una riflessione sulla necessità di far lievitare nuovamente la raccolta differenziata e riportarla entro i parametri previsti dalle norme in materia, è giù iniziata. Per il periodo estivo si pensa ad una sorta di eco centro dove conferire i rifiuti per turisti o utenze che trascorrono pochi giorni. Per il resto qualcosa andrà necessariamente fatto, a partire forse da una migliore organizzazione del servizio, controlli ma anche nuova opera di sensibilizzazione. In primis per non far lievitare ancora il costo della bolletta, peraltro cresciuto molto nel 2017, ma anche per avere punteggi importanti per la Bandiera Blu.