“E’ la fase conclusiva di un progetto molto importante” commenta l’assessore comunale alle Attività Produttive, Mario Cozzi “e da oggi è possibile presentare le idee progettuali. Il parco fluviale è una realtà importante nel contesto cittadino ed il nostro obiettivo è quello di ampliare la fascia dei servizi, a prescindere dalle attività”. Fermo restando un punto importante, che Cozzi tiene subito a precisare: “il parco resterà comunque un’area libera. Saranno vietate recinzioni o simili, perché resta un bene al servizio della cittadinanza”.
Nello specifico, l’intera area è stata suddivisa in sei diversi lotti. Il primo è quello identificato nel fabbricato della ex ditta Di Loreto (sotto il ponte San Gabriele, per intenderci), con un canone base di 1000 euro annui. In questo caso è prevista una precondizione: qualunque sia l’attività che andrà ad occupare l’area, l’accordo prevede la concessione, per almeno sei al giorno, al percorso di agility dog.
Il secondo lotto è identificato con il fabbricato dell’ex casa De Sanctis e dintorni (sotto via Vezzola) ed il suo canone base ammonta a 5mila euro l’anno. C’è poi il terzo lotto definito nell’area del Campetto Smeraldo, base di gara 7mila euro l’anno ed il quarto compreso nell’area del Ponte a catena, 2mila euro l’anno di base di gara. Infine, il lotto della ex casa cantoniera, con una base di gara di 7mila euro l’anno. Resta fuori bando, al momento, il lotto n.5, interessato in parte da un precedente progetto di piano integrato.
Per quanto riguarda i criteri di selezione, una maggiore importanza sarà data alla qualità dell’intervento che si andrà a realizzare, più che all’offerta economica. “Questo perché” spiega Cozzi “l’obiettivo dell’Amministrazione non è assolutamente quello di fare cassa”.
La concessione avrà una durata di venti anni e si potrà partecipare a più lotti contemporaneamente, pur essendo vietata la sub concessione.
Marina Serra