Lo stesso Fai ha, infatti, promosso una raccolta di firme per far conoscere e proteggere siti importanti non solo per la geografia e la storia del Paese, ma anche per la memoria e la sfera emotiva dei suoi abitanti. Il luogo che, entro il prossimo 30 novembre, avrà raccolto più firme, sarà oggetto di uno speciale intervento di riqualificazione.
Il sindaco Brucchi ha accolto con grande favore l’idea degli studenti teramani, ricordando che la valorizzazione del castello ottocentesco è la seconda delle idee progettuali presentate dal Comune ad Arcus, la società per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo del Ministero per i Beni le Attività Culturali (la prima è quella che interessa il Teatro Romano).
Per sostenere con forza la campagna dei giovani universitari, i cittadini interessati possono recarsi all’Ufficio Relazioni col Pubblico (URP) del Comune, in piazza Orsini, dove dal lunedi al sabato dalle 9 alle 13, potranno apporre la propria firma su appositi moduli.
“E’ una opportunità importante” sottolinea Brucchi “che vogliamo cogliere nella maniera più diffusa possibile. In questo periodo, le risorse da destinare alla salvaguardia o alla valorizzazione dei beni culturali sono pressoché nulle; pertanto una iniziativa del genere va considerata con grande attenzione; invito i cittadini a firmare, per poter così raggiungere l’obiettivo. L’idea ha anche un ulteriore pregio: quello di porre comunque sotto ai riflettori nazionali il Castello della Monica, visto che sul sito del FAI, compare la graduatoria della campagna. Ringrazio i giovani studenti che, con encomiabile ed esemplare passione, si stanno facendo promotori dell’iniziativa. Ed invito tutti i cittadini a recarsi a firmare”.