L’esame autoptico eseguito dall’anatomopatologo Gina Quaglione, su incarico della procura della Repubblica di Teramo, confermerebbe la morte – fin dall’inizio ipotizzata – da lesioni all’altezza del collo prodotte dal braccio idraulico in movimento del mezzo compattatore. Sul camioncino dei rifiuti posto sotto sequestro quasi certamente saranno condotti gli accertamenti tecnici necessari a stabilire il corretto funzionamento dei sistemi antinfortunistica e di sicurezza di cui il mezzo deve essere dotato. Il netturbino era morto lunedi’ all’alba in corso Matteotti a Sant’Egidio alla Vibrata durante le operazioni di raccolta dei rifiuti.Per la morte dell’operaio sono stati iscritti nel registro degli indagati 3 responsabili della Poliservice.