Atri. Il Piano Regolatore, adottato dal Consiglio nell’agosto scorso, non convince la cittadina ducale, ma conquista lo UrbanPronmo di Bologna, piazzandosi tra i progetti finalisti del Premio “Energia sostenibile nelle città”, a dispetto delle non poche critiche “nostrane”.
Il concorso, rivolto a soggetti pubblici e privati che si sono distinti nell’elaborazione di piani e progetti urbanistici attenti alle problematiche energetiche ed alla sostenibilità dello sviluppo, è stato promosso dal Ministero dell’Ambiente, dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e dalla Associazione Nazionale Imprese Edili e Manifatturiere.
A rappresentare il Comune di Atri nel campoluogo emiliano, il vice sindaco e assessore alla Multilevel Governance Domenico Felicione.
“Per aver improntato la strategia di pianificazione sul concetto di Processo dinamico della gestione del territorio” si legge nella motivazione “proponendo una visione semplice e replicabile che valorizza la riduzione del consumo del suolo e il recupero del patrimonio rurale e storico ponendo al contempo la massima attenzione agli aspetti energetici”.
“Si tratta di un riconoscimento importante” ha commentato Felicione “che ha portato il laboratorio della Multilevel Governance di Atri alla ribalta nazionale nel settore dell’urbanistica, a testimonianza che il lavoro svolto dai progettisti è stato innovativo e di elevato valore culturale”.