Quasi certamente non si terrà l’interrogatorio di Giuseppe Santoleri fissato per domani dal pm presso il comando provinciale dei carabinieri di Ancona, dove i difensori dell’uomo, gli avvocati Gianluca Carradori e Alessandro Angelozzi, si recheranno comunque. L’uomo è infatti ricoverato all’ospedale di Atri in seguito ad una intossicazione da farmaci avvenuta la scorsa notte.
Santoleri, in cura da tempo con psicofarmaci, e ricoverato in Psichiatria a Giulianova il giorno della scomparsa della moglie, è stato trovato dal figlio Simone in stato soporoso. Trasportato d’urgenza nell’ospedale di Atri è in gravi condizioni ma non correrebbe pericolo di vita spiega l’avvocato di Simone, Gianluca Raitano.
Il magistrato potrebbe invece sentire domani il figlio Simone, nel caso decida di rispondere. Per ricostruire la vicenda potrebbero rivelarsi decisivi gli accertamenti che la Procura ha affidato all’analista forense Luca Russo su cinque telefonini, un pc e una pen-drive. Dalle telefonate, dagli ‘agganci’ alle celle telefoniche, ma soprattutto dalle ricerche sul web potrebbero giungere elementi importanti. Padre e figlio hanno parlato di una lite in casa tra Giuseppe e Renata, scoppiata per motivi economici. Dopodiché, sempre secondo gli indagati, la donna sarebbe stata accompagnata a Loreto dal marito, perché voleva pregare nella Basilica della Santa Casa. La ricostruzione tuttavia non convince la procura, e il ritrovamento del corpo a Tolentino, in un luogo lontano dal santuario, complica ulteriormente il quadro.
Per dire che quel corpo appartiene proprio a Renata, si attende l’esito dell’esame del Dna.