Tante fasce tricolori, associazioni, cittadini qualunque. Sono state circa quattromila le persone, ma forse anche di più, che questo pomeriggio hanno attraversato le vie del centro per aderire alla manifestazione organizzata dall’Osservatorio indipendente sull’acqua per chiedere trasparenza e maggiori garanzie di sicurezza per la gestione dell’acquifero del Gran Sasso.
La marcia pacifica ha attraversato il centro cittadino dai Tigli fino a piazza Sant’Anna, dove si è tenuto il comizio conclusivo, con la presenza delle associazioni Wwf, Legambiente, Mountain Wilderness, Arci, ProNatura, Cittadinanzattiva, Guardie Ambientali d’Italia, Fiab, Cai, Italia Nostra e Fai e l’adesione della Provincia di Teramo, dell’Assemblea dei sindaci dei Comuni del Teramano e di decine di associazioni, comitati, sindacati e forze politiche.
“Hanno risposto i cittadini”, ha commentato Massimo Fraticelli, uno degli organizzatori dell’evento, “quelli che dell’acqua sono i proprietari, che marciando con noi hanno voluto far sentire la loro voce, per ribadire che l’acqua non è di chi deve lucrarci, ma della comunità e dei territori. Da domani questa manifestazione avrà il suo peso sulla politica poiché ogni volta che dovranno prendere decisioni su azioni che possano incidere sull’acquifero del Gran Sasso dovranno pensare che ci sono tutte queste persone che hanno puntati gli occhi su di loro”.