Lo sport che abbatte ogni barriera e che supera i confini di una disabilità. Per il secondo anno consecutivo l’Istituto Moretti di Roseto scende in campo con il team Special Olympics, di cui fanno parte studenti con e senza disabilità.
Anche per quest’anno partner di questo importante progetto il Roseto Sharks che ha uno scopo ben preciso, come ha sottolineato l’insegnante di educazione fisica Licia Carminucci.
“Lo spirito di questa iniziativa è quello del gioco unificato”, dice, “ragazzi con e senza disabilità intellettiva che giocano assieme in squadra. E’ la nostra seconda esperienza, voluta a gran voce dagli stessi ragazzi”.
L’iniziativa, che prenderà il via giovedì mattina, è apprezzata anche dal Comune di Roseto. Marco Angelini, il consigliere comunale delegato allo sport, ha messo l’accento sul vero ruolo che può avere oggi lo sport. In passato probabilmente visto come un limite per chi ha una disabilità, oggi invece considerato il chiavistello per scardinare ogni forma di barriera.
“Sul territorio sta nascendo molta più attenzione verso questo tema”, ha detto Angelini, “grazie agli atleti di Special Olympics. Lo sport è ciò che lega tutti quanti noi”.
L’esperienza di un anno fa, considerata più che positiva, ha fatto sì che l’Istituto Moretti riproponesse la partecipazione al campionato nazionale di Special Basket.
“E’ stata un’avventura coinvolgente”, ha puntualizzato la professoressa Carminucci, “per la prima volta i nostri atleti speciali hanno avuto per la prima volta l’opportunità di affrontare un campionato nazionale di basket. Ed è stata un’avventura speciale anche per gli altri membri del team che hanno affiancato questi ragazzi speciali perché hanno avuto vissuto un momento di condivisione di quelle che sono ovviamente anche le difficoltà che questi loro amici incontrano”.