I due sono stati sottoposti all’obbligo di dimora nell’ambito dell’operazione “Blood Exchange”: secondo la procura, con fascicolo a firma del pm Davide Rosati, sarebbero state scambiate dall’infermiere provette di automobilisti fermati dalla stradale con altre contentente sangue “pulito”, in cambio di denaro, per non incappare in sanzioni dagli agenti.
L’infermiere è accusato di corruzione, falsità ideologica in atti pubblici e favoreggiamento. Ha l’obbligo di dimora, di firma presso la caserma dei carabinieri mattina e sera anche nei festivi, e la restrizione domiciliare dalle 18 alle 7 del mattino successivo. L’auomobilista deve rispondere di corruzione in concorso: da lui sono iniziate le indagini.