Teramo. Seicentomila euro per la foce del Vibrata. È questa la cifra che servirà a realizzare interventi di tipo idraulico per allargare la foce e abbassare il letto del fiume in quei punti dove la combinazione di antropizzazione e fenomeni naturali, negli anni, ha creato ostacoli al normale deflusso.
Due i progetti con i quali si interverrà: uno della Provincia (350 mila euro con i fondi dell’alluvione 2011), uno della Regione che ha deliberato uno stanziamento di 250mila euro a valere sui fondi Fas.
Tipologia e modalità di intervento sono stati condivisi con gli amministratori locali, i consiglieri provinciali, i comitati cittadini nel corso di un incontro che si è svolto presso il municipio di Martinsicuro alla presenza del sindaco, Paolo Camaioni e del suo collega di Alba Adriatica, Franchino Giovannelli, dei consiglieri provinciali Massimo Vagnoni (Martinsicuro) e Pierangelo Pulcini (Alba Adriatica).
La riunione è stata caratterizzata da una significativa partecipazione della cittadinanza e da un confronto che ha riguardato anche gli aspetti ambientali del sistema fluviale con l’intervento dell’assessore provinciale all’Ambiente, Francesco Marconi, che ha avuto modo di illustrare il progetto sperimentale “contratto di fiume”, con il quale si intende creare una “cabina di regia” fra tutti gli organismi che hanno competenza sui bacini fluviali in maniera da poter intervenire in maniera coordinata e tempestiva.
“Ai danni conosciuti si sono aggiunti quelli causati dall’alluvione del 2011 – dichiara l’assessore ai Lavori pubblici, Elicio Romandini –. Con questi due progetti, che comunque non saranno risolutivi perché occorrono altre risorse, pensiamo di intervenire sugli aspetti più critici, quelli che impediscono il normale deflusso delle acque e che creano i rischi maggiori in caso di piena del fiume. La Provincia ha già approvato il progetto preliminare e nell’arco di poche settimane sarà pronto anche il definitivo. Potremo indire la gara dei lavori non appena il Ministero delle Finanze ci accrediterà tutte le somme del fondo alluvione, tenuto conto che, proprio per la tipologia di intervento, è improbabile che si possa intervenire durante la stagione invernale. Sicuramente partiremo a primavera, quando saremo in grado di concluderli celermente”.