Mosciano. La Funzione Pubblica della Cgil attacca la Cooperativa Koinema per la gestione dell’asilo nido di Mosciano. “Chiedere il rispetto degli accordi sottoscritti, chiedere il rispetto del capitolato d’appalto, chiedere di discutere eventuali soluzioni che possono permettere al personale impiegato senza essere vessati, sembra – ha dichiarato Amedeo Marcatilli, segretario provinciale della FP Cgil – per la Cooperativa Koinema, che gestisce l’asilo nido di Mosciano S.A., l’essere colpita di lesa maestà. L’ultimo episodio costituisce una grave violazione del capitolato d’appalto in quanto contravvenendo a quanto sancito, si trasferisce una lavoratrice a San Benedetto, facendogli percorrere 60 chilometri al giorno, con un orario di lavoro diviso in quattro turni tenendola praticamente impegnata per 10 ore, con la motivazione che la gestione dell’asilo è antieconomica”.
Per la Cgil, invece, è “l’ennesimo comportamento vessatorio. Vogliamo ricordare che si può discutere ed eventualmente trovare soluzioni, non ultimo gli ammortizzatori sociali previsti in questi casi, per fare ciò però ci vuole la volontà di ascoltare anche le argomentazioni altrui, la Cooperativa in questo anno di gestione ha avuto sempre un atteggiamento di chiusura rispetto alle problematiche che abbiamo posto.
Il sindacato poi critica “l’immobilismo” dell’amministrazione comunale ed in particolare del sindaco, Orazio Di Marcello: “perché non apre un tavolo di trattative? Ha mai verificato, in un anno di gestione, se la Cooperativa rispetta tutti gli articoli contenente la gara d’appalto ? Ha mai verificato se con l’esternalizzazione il servizio è migliorato in termini qualitativi e quantitativi ? Ci piacerebbe avere delle risposte in merito. La FP Cgil – conclude Marcatilli – è stata sempre disponibile, lo sarà anche in futuro, a discutere tutte le problematiche inerenti il funzionamento dell’asilo nido, ma una cosa deve essere chiara: il rispetto delle lavoratrici e della loro professionalità, nella convinzione che le questioni si possono risolvere abbandonando atteggiamenti di stampo padronale, non si addicono ad una Cooperativa Sociale per la storia che la cooperazione rappresenta nel nostro paese”.