Una vita spesa sui campi professionistici, dopo aver iniziato a dare calci ad un pallone nella Primavera dell’Inter. Ora Carlo Di Cristofaro, che vive a Colonnella dove gestisce un’attività, attende la pensione supplementare, quella che spetta agli ex calciatori professionistici per gli anni nei quali ha militato in tali categorie. Di Cristofaro ha vestito diverse maglie (Alessandria in serie A), Livorno, Savona, Latina, Cosenza, Casale Monferrato e Teramo, nel 1973. Ora, però, un inghippo, gli impedisce di poter ancora fruire della pensione prevista per gli sportivi professionistici. Una storia lontana anni luce da quello che è il calcio moderno e i grandi interessi economici che movimenta.
La prima domanda di pensione l’ha presentata nel 2014 nella sede territoriale di Nereto. Istanze presentate per ben tre volte, ma senza successo.
“Non risulta contribuzione in una gestione esclusiva, esonerativa, sostitutiva dell’AGO”, mi hanno sempre risposto “È una ingiustizia- dice Carlo Di Cristofaro ora 72enne, “anche perché tutti i miei ex colleghi, che si trovavano nelle mie stesse condizioni, hanno risolto il problema da tempo. Io invece dovrò attendere chissà per quanto altro tempo ancora, se mai riuscirò ad averla, la mia sacrosanta pensione supplementare”.
