Il sindaco Francesco Mastromauro nell’incontro che avrà lunedì prossimo a Pescara con il governatore Luciano D’Alfonso per parlare delle questioni che riguardano la sanità teramana e della richiesta di un ospedale di Primo Livello sulla costa, chiederà di conoscere i termini di intervento per i lavori di sistemazione degli argini e della foce del fiume.
Tre settimane fa i residenti della zona nord di Cologna Spiaggia e di Piane Tordino avevano riproposto il problema legato alle campate del ponte ferroviario che sono in gran parte otturate, e degli argini che sono erosi da anni e mai ricostruiti. Stesso problema ora segnalato anche dai residenti di Colleranesco e della zona del quartiere Annunziata. Lavori attesi dallo scorso mese di marzo e ancora non iniziati. C’è poi anche la questione che riguarda la foce del Tordino.
Il delta di fatto non esiste più, il fiume scarica le proprie acque direttamente a nord, nel territorio di Giulianova perché la foce devia di 90 gradi e non è più in asse con l’alveo. E questo rappresenta un problema serio secondo il sindaco Mastromauro perché metterebbe a rischio un’ampia porzione di arenile che si è ricostituito naturalmente negli ultimi 6 anni. Il mare lambiva il fosso dello scarico delle acque bianche, segnalato peraltro con un paletto in cemento rosso.
Ebbene, in questi anni grazie alla formazione di un braccio naturale, che però con il tempo è stato eroso e quasi del tutto cancellato dalle mareggiate, si sono depositati migliaia di metri cubi di sabbia, restituendo un fronte di oltre 50 metri. Al Comune di Giulianova la Regione ha destinato un fondo in più di circa 400mila euro per la creazione di un braccio artificiale. Il progetto è alla fase finale e entro gli inizi del nuovo anno dovrebbe essere espletata anche la gara d’appalto.