Alla vigilia della prima prova della selezione per l’inserimento di 5 conducenti dei mezzi di soccorso da inserire nell’organico della Asl di Teramo, non si placano le polemiche intorno ai requisiti richiesti per partecipare al bando che avrebbero escluso un parte di candidati con la stessa motivazione data a coloro che sono stati ammessi con riserva. Non è sembrato corretto, infatti, a quanti si sono visti negare la possibilità di tentare il concorso, di vedere cambiare le carte in tavola, così come confermato anche dal direttore amministrativo Maurizio Di Giosia.
“Alcuni di noi”, spiegano, infatti, dei candidati esclusi, “non hanno inserito tra i titoli richiesti, perché non ne erano in possesso, la certificazione dell’attestato del corso riconosciuto dalla Regione che, ricordiamo, unico svolto in provincia, risale al 2001, pur avendo però svolto corsi analoghi in altri enti. Ora, invece, la Asl decide di chiedere alla Regione il possibile riconoscimento di titoli diversi, equiparandoli a quello previsto dall’accordo Stato/Regioni. Questo significa cambiare le regole del gioco in piena corsa, penalizzando quanti di noi, onestamente, hanno dichiarato di non possedere il titolo richiesto dal bando, senza avere la possibilità di presentare un eventuale titolo differente che avrebbe potuto essere riconosciuto”.
Inoltre i candidati esclusi esprimono un profondo rammarico per non aver ancora ricevuto alcuna risposta dai vertici della Asl, nonostante abbiano presentato una richiesta formale per avere un incontro chiarificatore proprio su questi punti.
Domani, dunque, alle 11, nel nuovo lotto dell’ospedale Mazzini, ci sarà la prima prova “pratica ma scritta”, perché così deciso dalla Commissione, con dei quiz per valutare la preparazione degli aspirati autisti, seguita poi da una prova orale.
E anche su questo fattore, giustificato dal fatto che si sarebbero risparmiati tempo e soldi per lo svolgimento del concorso, restano forti delle perplessità. Perché dimostrare di saper guidare, soprattutto in situazioni di forte stress, non è la stessa cosa che mettere delle crocette su una risposta corretta.