L’indagine è stata avviata nella primavera di quest’anno, a seguito di alcune segnalazioni da parte di farmacisti che avevano notato diverse anomalie nella presentazione di alcune ricette mediche, recanti prescrizioni di costosi medicinali, a base di morfina, a totale carico del servizio sanitario nazionale.
I primi accertamenti hanno così fatto emergere che tutte le ricette in questione, presentate da un unico soggetto residente a molta distanza dalle farmacie, erano state asportate a medici del Servizio sanitario nazionale, che ne avevano denunciato il furto. Inoltre, molte prescrizioni riportavano un timbro di un medico, anch’esso rubato diversi mesi prima.
Gli elementi raccolti hanno consentito ai militari del Nucleo abruzzese di indirizzare le indagini verso un piccolo centro della provincia di Teramo dove, in collaborazione con l’Arma territoriale, è stato individuato il presunto responsabile, già gravato da numerosi precedenti penali. Una perquisizione disposta dalla Procura della Repubblica di Pescara ha confermato i sospetti dei militari, che hanno trovato e sequestrato 33 fiale e compresse di medicinali ad azione stupefacente, identiche a quelle che erano state illecitamente prelevate presso le farmacie.
Nel frattempo, ulteriori accertamenti effettuati presso i Servizi Farmaceutici della Asl di Pescara, Chieti e Teramo, hanno permesso di rintracciare e sequestrare oltre 100 ricette mediche falsificate (per un totale di oltre 5mila tra fiale e compresse di farmaci stupefacenti illegalmente acquisiti), il cui rimborso, quantificato in 17mila euro circa, era stato regolarmente versato.