Quello che si avvia al termine, però, è un anno dolceamaro per il sodalizio teramano che, se da un lato ha visto decollare la propria collaborazione con la società di Atri-Pineto raggiungendo risultati lusinghieri, dall’altro ha collezionato un record negativo non giocando neanche una partita sul campo di casa.
Quella dell’impianto, per il Teramo Baseball, è divenuta infatti una vera emergenza.
Come informa in una nota, la società è stata costretta a disputare tutte le gare in trasferta, ovviamente con un notevole aggravio di spese, a causa dell’impraticabilità del campo dell’Acquaviva che, oltre ad avere un fondo incompatibile col gioco del baseball, presenta una pericolosissima voragine che si è aperta lungo la recinzione.
Voragine che si sarebbe parecchi mesi fa e che, nonostante le segnalazioni effettuate dalla dirigenza, ad oggi, fa ancora bella mostra di sé.
“Ma non basta! – si legge in una nota – La società teramana si è dovuta anche allenare con un altro gravissimo handicap. A seguito delle eccezionali nevicate dello scorso inverno, il tunnel ì di battuta – struttura essenziale per il perfezionamento del fondamentale – è crollato e sino ad ora non è stato nè ripristinato nè messo in sicurezza”.
“Siamo arrabbiatissimi – hanno dichiarato alcuni genitori dei ragazzi del Teramo Baseball – dobbiamo sopportare che i nostri figli si allenino su di un campo fatiscente ed obbiettivamente pericoloso, nell’inerzia delle Istituzioni. E la cosa fa ancora più rabbia sapendo che la società ha inutilmente proposto al Comune, mesi fa, di costruire a proprie spese un campo per le giovanili su di un’area inutilizzata da decenni, di proprietà dell’ente”.