Durante l’incontro (documentato dal video dell’intera assemblea) sono state evidenziate tutte le preoccupazioni in ordine anche al rischio incidentale rispetto a casi specifici citati (terremoto con fagliazione e dislocazione dentro o nei pressi del Laboratorio; fattore umano; effetto domino con gli idrocarburi di Borexino).
“Per questo bisogna togliere le sostanze pericolose già presenti”; si legge in una nota, ” non aggiungerne di nuove, visto che i Laboratori hanno già dimostrato con diversi incidenti di non essere in grado di garantire sicurezza totale (che non esiste, tra l’altro).
Tra l’altro è emerso che la Regione, direzione Sanità, aveva ricevuto alcuni documenti nella fase autorizzativa. Lolli ha chiarito la necessità di sospendere l’iniziativa per sottoporla ad una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (con Valutazione di Incidenza Ambientale) nazionale e ha ribadito che il sistema deve essere messo in sicurezza”.
Nel frattempo oggi nella sede di Teramo Nostra, in via Fedeli Romani alle 17:30 ci sarà l’incontro pubblico organizzato dalla Mobilitazione per l’Acqua del Gran Sasso durante il quale saranno ribadite tutte le criticità in ordine alle attività nel Laboratorio e sull’esperimento Sox.
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